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sabato 23 aprile 2016

WonderLand...che la favola abbia inizio!





E' sempre molto difficile, in una realtà come la nostra, trovare luoghi dove i nostri figli possano esprimere al meglio la propria creatività e fantasia.

Per fortuna, grazie all'idea di due brillanti sorelle, Alfonsina e Clety, da qui a poco aprirà un posto meraviglioso dove il bambino sarà al centro di una favola bellissima, e dove egli stesso sarà protagonista e inventore di un mondo parallelo, in cui  esistono sogni, fantasie e momenti di gioco,  e dove la libera espressione di ogni piccolo bambino sarà al centro di tantissime idee messe in pratica a "Wonderland" .

Wonderland è il nuovo mega parco di Arienzo dedicato interamente ai bambini, e qui, forse più che in ogni altro luogo, ciò che conta è la sicurezza dei piccoli.

Noi mamme, vogliamo che i nostri figli vengano lasciati in posti dove la fiducia è la priorità per essere tranquille.

Qui, nulla è lasciato al caso, e tutti i servizi offerti, hanno proprio come scopo principale la sicurezza dei bambini.

A wonderland potrete organizzare feste di compleanno, dove maschietti e femminucce saranno i protagonisti in assoluto di una giornata indimenticabile...veri e propri trattamenti di bellezza, costumi di personaggi cartoons, festa dei pirati e tant'altro...
Le bimbe potranno sentirsi vere principesse nella sala "pretty woman", dedicata a piccole donnine vanitose che amano indossare abiti principeschi, truccarsi, pettinarsi come delle vere principesse!

Ogni festa prevede un ricco buffet, con alimenti certificati, garantiti per igiene e provenienza.

Un occhio di riguardo sarà riservato anche ai bambini celiaci.


Tutte le giostre saranno quotidianamente sottoposte a pulizia e ricambio accessori, in modo tale da garantire massima igiene curata anche nei dettagli più piccoli.

A wonderland sarà possibile partecipare a serate a tema, cinema sotto le stella, e schiuma party, tutto rigorosamente organizzato da Alfonsina e Clety.


La ricerca di un ambiente fantastico è visibile anche nella particolarità dei tessuti, nella accurata ricerca dei colori più fantasiosi per rendere questo ambiente proprio come quello delle favole.

WonderLand CLICCA QUI PER ENTRARE IN QUESTA FAVOLA!

A wonderland uno spazio è dedicato anche a noi genitori, con sala aperitivo, dove sentirci anche noi per qualche ora catapultati in una storia fantastica!


 Per qualsiasi informazione 338/6813004 oppure potete recarvi direttamente 


alla sede di Wonderland, Ad Arienzo, alla via Nazionale Appia n°5.

Qui potrete trovare tutte le informazioni che desiderate!






giovedì 14 aprile 2016

Aggiorniamo la nostra pelle al cambio stagione!



Sembra ormai lontano l'inverno, il vento freddo che punge e quella voglia costante di caldo...via il cappotto, via i guanti, siamo pronti a spogliarci, a mettere il costume e prendere il sole.

In vista di tutto ciò, abbiate cura di non cambiare le vostre buone abitudini di idratazione, detergenza e protezione della pelle.

Anche d'estate, XONDADERM soddisfa le mie e le vostre esigenze, proteggendoci da eritemi, arrossamenti, irritazioni da sabbia, acqua di mare ecc.


Un bagno di idratazione in qualsiasi momento con LIMPIA, acqua micellare assolutamente delicata e non aggressiva.
I suoi principi attivi, la presenza di acqua floreale di rosa e fiordaliso vi doneranno un'immediata sensazione di freschezza...


Il detergente XONDADERM, un unico prodotto per viso e corpo, vi ridarà idratazione, vi farà sentire la pelle rinvigorita, idratata e luminosa.

Usate questo connubio perfetto di protezione, idratazione, e delicatezza...
sono certa che non potrete più farne a meno.





domenica 10 aprile 2016

Ad Arienzo è iniziato il "gran varietà"

Oggi sono sgomenta per quanto leggo sui social in merito al mio paese.
Con tutta franchezza penso che si stia scendendo proprio a bassissimi livelli di costume, ideali e moralità.
Non credevo che si potesse arrivare a tanto, al peggio di ciò che è già stato, al peggio del peggio di quello che ancora dovrà essere.
Lungi da me un'analisi politica della situazione attuale (anche perché non dovrei analizzare i candidati, ma i numeri di voti ad essi collegati), mi limito ad essere un po critica sull'elettorato, su quel nutrito corpo elettorale che dovrà eleggere il nostro rappresentante.
I miei concittadini, nella specie quelli più o meno della mia età fino ai 40/45, stanno dimostrando di vivere questo clima elettorale come preludio ad una battaglia, una guerra dalla quale usciranno i fieri vincitori e gli inevitabili sconfitti.
Il paese è fazionato, carico di rancori, cattiverie e maldicenze, che giorno dopo giorno, appaiono sempre più infuocate e mirate, e che null'altro fanno se non dividere ancora di più tutti.
Io mi vergogno di leggere su FB insulti personali e allusioni che nulla hanno a che vedere con la politica.
Mi vergogno di essere parte di un popolo che non si indigna minimamente per quelle che sono le reali problematiche sociali ed economiche di questo paese, puntando piuttosto l'attenzione su pettegolezzi, mescolando alla politica il sacro ed il profano, rendendo tutto più squallido e meschino.
Vige un'aria pesante, dove tutti sembrano aver perso oramai ogni contegno e pudore.
Ed ecco allora, che una normale domenica primaverile si trasforma nella data ufficiale di inizio di una campagna elettorale all'ultima parola, all'ultimo insulto, all'ultimo comandamento.
Mi rincresce poi osservare come, una tastiera diventi canna di fucile, dalla quale sparare il colpo mortale al presunto "nemico", magari ex amico, magari futuro alleato.
Chi dall'altra parte legge, ammesso e non concesso che abbia un cervello pensante, una dignità, una morale, ditemi voi, cari guerrieri, cosa dovrà mai pensare di tutto ciò?
Semplice. Una come me, che la politica non la sa fare, che di politica non vive, che la politica non la segue, può pensare solo che ormai è iniziata una guerra tra poveri, dove alla fine il vincitore sarà tanto povero quanto lo sconfitto.
Saremo tutti poveri, come poveri sono i contenuti che adesso leggo tra le righe, tra un insulto, un'allusione e uno sfottò.
Saremo poveri di coesione, saremo poveri di intenti, saremo poveri di prospettive di cambiamento.
Saremo più poveri di quelli che ad Arienzo poveri lo sono già, quelli che tutti fanno finta di non vedere.

Saremo poveri quando vi convincerete che una volta ottenuto il trono, avrete vinto.
Nessuno avrà vinto, con queste armi, con queste parole, abbiamo perso tutti già in partenza.

E nessuno mi venga a dire che questo è fare campagna elettorale...questo è dividere persone, amici, questo è creare scompiglio, litigi, inimicizie.
Fino a Giugno se ne sentiranno tante, se ne vedranno tante, secondo me TROPPE, ripetute, dette e stra-dette.
Andrete a scavare gli scheletri negli armadi fino alle generazioni più remote dimenticandovi che questo non è "il gran varietà" o "la Corrida", questo è il futuro di un paese destinato a morire se ci saranno persone che intendono per politica "lotta tribale".
Se tutti, nei periodi non elettorali, avessero la stessa grinta di adesso, magari davanti a problemi seri, ci sarebbe veramente un paese migliore.
Invece, una volta spente le luci della ribalta, una volta smontati i palchi, una volta finiti i festeggiamenti, tutto rientra nel torpore di chi vive facendosi solo i fatti e gli "affari" propri.
Nessuno scrive, nessuno denuncia, nessuno schianta il mondo se vede compiersi un'ingiustizia. 

Il risultato finale è questo, quello che anche adesso viviamo...un paese commissariato, con gli stessi problemi di prima, con le stesse carenze economiche di prima, con qualche tassa in più, e con tanti giovani che piuttosto che scrivere insulti su fb,  fanno la valigia e vanno via, senza aspettare che qualcuno si ricordi di loro.

Un paese socialmente "distrutto", dove esiste la piaga dell'alcolismo, della povertà, della solitudine; un paese dove ancora ci sono bambini "trascurati", dove ci sono anziani abbandonati, giovani disoccupati e adolescenti sulla via della "perdizione".

L'entusiasmo, la voglia di cambiare le cose, non si dimostra con i botta e risposta sui social, alludendo, mettendo di mezzo pure la religione. 
Bisogna si contestare, rispondere, esprimere le proprie opinioni, ma non sfociare nella schifezza più assoluta.
Abbiate a cuore il nostro futuro, non i vostri interessi.
Abbiate a cuore i ragazzini, le famiglie, siate un esempio per i nostri figli.
Noi ormai siamo grandi, disillusi, ma loro, credono ancora che questo sia un paese a misura di bambino, con persone che si occupino del loro welfare.

Tutto il resto, Dio in primis, lasciatelo al loro posto. 

Buona serata, 
Anna De Luca

Ha inizio il gran varietà


Oggi sono sgomenta per quanto leggo sui social in merito al mio paese.
Con tutta franchezza penso che si stia scendendo proprio a bassissimi livelli di costume, ideali e moralità.
Non credevo che si potesse arrivare a tanto, al peggio di ciò che è già stato, al peggio del peggio di quello che ancora dovrà essere.
Lungi da me un'analisi politica della situazione attuale (anche perché non dovrei analizzare i candidati, ma i numeri di voti ad essi collegati), mi limito ad essere un po critica sull'elettorato, su quel nutrito corpo elettorale che dovrà eleggere il nostro rappresentante.
I miei concittadini, nella specie quelli più o meno della mia età fino ai 40/45, stanno dimostrando di vivere questo clima elettorale come preludio ad una battaglia, una guerra dalla quale usciranno i fieri vincitori e gli inevitabili sconfitti.
Il paese è fazionato, carico di rancori, cattiverie e maldicenze, che giorno dopo giorno, appaiono sempre più infuocate e mirate, e che null'altro fanno se non dividere ancora di più tutti.
Io mi vergogno di leggere su FB insulti personali e allusioni che nulla hanno a che vedere con la politica.
Mi vergogno di essere parte di un popolo che non si indigna minimamente per quelle che sono le reali problematiche sociali ed economiche di questo paese, puntando piuttosto l'attenzione su pettegolezzi, mescolando alla politica il sacro ed il profano, rendendo tutto più squallido e meschino.
Vige un'aria pesante, dove tutti sembrano aver perso oramai ogni contegno e pudore.
Ed ecco allora, che una normale domenica primaverile si trasforma nella data ufficiale di inizio di una campagna elettorale all'ultima parola, all'ultimo insulto, all'ultimo comandamento.
Mi rincresce poi osservare come, una tastiera diventi canna di fucile, dalla quale sparare il colpo mortale al presunto "nemico", magari ex amico, magari futuro alleato.
Chi dall'altra parte legge, ammesso e non concesso che abbia un cervello pensante, una dignità, una morale, ditemi voi, cari guerrieri, cosa dovrà mai pensare di tutto ciò?
Semplice. Una come me, che la politica non la sa fare, che di politica non vive, che la politica non la segue, può pensare solo che ormai è iniziata una guerra tra poveri, dove alla fine il vincitore sarà tanto povero quanto lo sconfitto.
Saremo tutti poveri, come poveri sono i contenuti che adesso leggo tra le righe, tra un insulto, un'allusione e uno sfottò.
Saremo poveri di coesione, saremo poveri di intenti, saremo poveri di prospettive di cambiamento.
Saremo più poveri di quelli che ad Arienzo poveri lo sono già, quelli che tutti fanno finta di non vedere.

Saremo poveri quando vi convincerete che una volta ottenuto il trono, avrete vinto.
Nessuno avrà vinto, con queste armi, con queste parole, abbiamo perso tutti già in partenza.

E nessuno mi venga a dire che questo è fare campagna elettorale...questo è dividere persone, amici, questo è creare scompiglio, litigi, inimicizie.
Fino a Giugno se ne sentiranno tante, se ne vedranno tante, secondo me TROPPE, ripetute, dette e stra-dette.
Andrete a scavare gli scheletri negli armadi fino alle generazioni più remote dimenticandovi che questo non è "il gran varietà" o "la Corrida", questo è il futuro di un paese destinato a morire se ci saranno persone che intendono per politica "lotta tribale".
Se tutti, nei periodi non elettorali, avessero la stessa grinta di adesso, magari davanti a problemi seri, ci sarebbe veramente un paese migliore.
Invece, una volta spente le luci della ribalta, una volta smontati i palchi, una volta finiti i festeggiamenti, tutto rientra nel torpore di chi vive facendosi solo i fatti e gli "affari" propri.
Nessuno scrive, nessuno denuncia, nessuno schianta il mondo se vede compiersi un'ingiustizia. 

Il risultato finale è questo, quello che anche adesso viviamo...un paese commissariato, con gli stessi problemi di prima, con le stesse carenze economiche di prima, con qualche tassa in più, e con tanti giovani che piuttosto che scrivere insulti su fb,  fanno la valigia e vanno via, senza aspettare che qualcuno si ricordi di loro.

Un paese socialmente "distrutto", dove esiste la piaga dell'alcolismo, della povertà, della solitudine; un paese dove ancora ci sono bambini "trascurati", dove ci sono anziani abbandonati, giovani disoccupati e adolescenti sulla via della "perdizione".

L'entusiasmo, la voglia di cambiare le cose, non si dimostra con i botta e risposta sui social, alludendo, mettendo di mezzo pure la religione. 
Bisogna si contestare, rispondere, esprimere le proprie opinioni, ma non sfociare nella schifezza più assoluta.
Abbiate a cuore il nostro futuro, non i vostri interessi.
Abbiate a cuore i ragazzini, le famiglie, siate un esempio per i nostri figli.
Noi ormai siamo grandi, disillusi, ma loro, credono ancora che questo sia un paese a misura di bambino, con persone che si occupino del loro welfare.

Tutto il resto, Dio in primis, lasciatelo al loro posto. 

Buona serata, 
Anna De Luca